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sabato 11 dicembre 2010

IL RICORDO NON DEVE SVANIERE

La sera de 7 dicembre 2010 Il Gruppo Alpini di Varsi in collaborazione con Là Cumpagnia dal Filoss e valcenoweb.it hanno voluto ricordare alcuni dei tanti reduci di guerra del comune di Varsi di cui si è riusciti ad avere testimonianze scritte e orali.
E' statto un viaggio che ha portato tutti i presenti, nella chiesa gremita, a ritroso nel tempo e lontano nello spazio.
L'invito era finalizzato a non dimenticare.
Il giorno seguente molti alpini della provincia si sono ritrovati in chiesa alla S. Messa celebrata Dal parroco Don Antonino Scaglia per la Festa del tesseramento.

Sotto i filamti della serata:
1 ° parte

2 ° parte

 3 ° parte

4 ° parte





Valentina Selene Medici 
A Mio zio, Miniati Livio-Bardi

ALPINO DELLA JULIA Disperso IN RUSSIA

Non chiudete a chiave / La Porta dei Ricordi. / C'era Neve, neve Tanta / e Loro erano là / C'era neve, neve Tanta / e Loro Lui era con. / Portava il carro dei feriti / ONU in Immenso Così Gelo / da spegnere i lamenti. / Davanti Il treno della Speranza / Alle Spalle il Nemico UNO circondarli. / C'era neve, Troppa neve / ma Troppo grande era / il Suo Cuore di alpino

giovedì 14 ottobre 2010

VECCHIE FOTO E CARTOLINE DELLA VALCENO



Dal 1839 la
fotografia ha documentato, in un modo fino ad allora impensabile,
avvenimenti, usi e costumi delle epoche che ha attraversato. Per mezzo
della fotografia le vicende storiche nazionali e mondiali si mescolano
con le vicende degli abitanti delle nostri valli in un unico
affascinante ritratto. Come tessere di un mosaico questi piccoli
frammenti di vita quotidiana delineano, l’uno accanto all’ altro,
l’affresco di vita di un’intera comunità. Ricostruire la nostra storia
può aiutarci a riscoprire la nostra identità comunitaria.
Il gruppo giovani del "Centro Studi Valceno" invita tutti quelli che
avessero vecchie foto ad inviacerle per poterle duplicare, archiviare e
realizzare un archivio di immagini. Da questo archivio, a tutti accessibile, sarà poi possibile estrarre materiale per mostre di vario genere.
Per ulteriori informazioni contattare: giovanni.conti83@gmail.com


Una raccolta di vecchie foto della valceno realizzata da valcenoweb


sabato 25 settembre 2010

29 agosto 1965 (note redatte dal Parroco di Tosca, don Giulio Scrivani, in occasione della presenza del Vescovo di Piacenza


Il Barigazzo (m. 1284) è il più bel monte del complesso appenninico che va da Pizzo d'Oca, sopra Pietrarada, al Dosso (m. 1245), sopra Varsi. É costituito da strati di arenaria tramezzati da materiale argilloso. La sua vetta é dominata da un alta Croce. Da qui si possono vedere: Val Pessola, Val Mozzola, Val Noveglia, Val Ceno e parte della ValTaro. È meraviglioso per le vaste praterie e i rigogliosi faggeti.

La Cappella

A chi sale sul monte, da Tosca o da Gravago, salta agli occhi improvvisamente, oltre i faggi, la suggestiva facciata della Cappella della Madonna della Guardia. È una costruzione armoniosa in sasso, di linee romaniche.La Cappella, che per la sua ampiezza oramai chiamano tutti San­tuario, è composta di tre navate. Vi dominano la statua della Beata Vergine e di San Giovanni Battista.Non é ancora completamente rifinita, ma ogni anno il Parroco di Tosca, con l'aiuto disinteressato di molti fedeli, cerca di renderla più sicura e decorosa, per l'onore della Madre Celeste.

La Storia del Santuario… in breve

Fino dal 1700 fu costruita una "Chiesuola, presso le "Creste', il caratteristico complesso che unisce il Barigazzo al Cravadosso.
Questa "Chiesuola" era luogo di preghiera per i Parrocchiani di Tosca e di Gravago nel giorno dell'Ascensione, per le solenni rogazioni.
La costruzione più volte diroccò e più volte fu ricostruita dalla tenacia dei nostri fedeli della montagna.
Alla fine dell'Ottocento si scelse un luogo più stabile e più comodo per i numero­si fedeli, nei prati del Barigazzo.

Nel 1900 si pose la prima pietra della nuova Cappella, che per desiderio di D. Michele Castagnoli, fu dedicata a S. Giovanni Battista, quale omaggio dei nostri fedeli al grande Vescovo, Mons. Giovanni Battista Scalabrini, nel suo giubileo sacerdotale.
In seguito il fedele Gaspare Zanelli di Tosca, portò con  grande  venerazione  nella Cappella un quadro della Madonna della Guardia, benedetto dal Vescovo.
La popolazione di Tosca ne fu entusiasta. Da allora incominciò la vera devo­zione alla Madonna  sul Barigazzo, che ebbe la sua apoteosi nel 1911 con la  predicazione di D. Carlo Cresta, Rettore del Santuario del Monte Figogna a Genova. Così la Cappella del Barigazzo divenne centro di devozione mariana di tutte le val­late circostanti.
Nel 1945, finita la guerra, molti per sciogliere voti alla Madonna, pensarono di ampliare la sua Cappella, e cosi nel 1946 si realizzò l'opera, che ora possiamo vedere.
Questo breve scritto non può certo richiamare tutti i benemeriti della Cappella del Barigazzo; mi limiterò al ricordo degli ultimi defunti: Giacomo Casali, Giusep­pe Paganuzzi e il Senatore Giuseppe Micheli, che sempre amò questo Monte e per più anni fu devoto pellegrino insieme ai fedeli delle nostre vallate. 

(note redatte dal Parroco di Tosca, don Giulio Scrivani, in occasione della presenza del Vescovo di Piacenza, Mons. Paolo Ghizzoni, alla celebrazione della festa della Madonna della Guardia, sul Monte Barigazzo, il 29 agosto 1965).


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